domenica 19 dicembre 2010

Nascondere la lista di amici su Facebook a tutti

Cambiano spesso le modalità di configurazione del proprio profilo su Facebook. Ecco le semplici istruzioni per poter nascondere la lista dei propri amici a tutti, anche agli stessi amici.
  • seleziona Account (in alto sulla destra) e poi Impostazioni sulla privacy

  • seleziona Visualizza le impostazioni nella parte Connessione su Facebook

  • seleziona Personalizza accanto a Vedere la lista dei tuoi amici
  • Non resta che selezionare Solo io dall’elenco accessibile da Rendi visibile a e poi premere il pulsante Salva impostazione

venerdì 12 novembre 2010

Coltivare il proprio ottimismo

Oggi non lavoro, non sono in ferie, questa mattina non sono andato a donare il sangue, e non sono nemmeno malato, anzi, a dire il vero mi sento benissimo, eppure oggi non lavoro, non ho preso aspettativa e non ho chiesto ore di permesso, oggi non lavoro perché sono in cassa integrazione, non lavoro perché, per oggi, la società di cui sono dipendente, non è riuscita a trovarmi una qualche attività remunerata da effettuare, e sembra che non ci sia nessuno disposto ad offrire un qualche lavoro specializzato; posso dopo tutti questi anni di lavoro, finalmente concedermi l'immodestia di ritenermi persona specializzata eppure oggi non lavoro.


Dovrei sentirmi triste e abbattuto, eppure non mi sento così; ma come si fa a sentirsi triste, con questa giornata bellissima, che improvvisa s'è affacciata ? E a Roma, quando ti vengono a trovare queste giornate, proprio non ce la fai ad essere triste, seppur provi ad impegnarti. La bellezza di questa città emerge fuori così imponente che ti sembra di guadarla per la prima volta, ed invece la conosci così bene, per le mille giornate altrettanto belle che si è ostinata a regalarti, magari dopo una serie di temporali e acquazzoni dispettosi che venivano inopportuni.


La verità è che mi sto scoprendo persona ottimista, quando tutti mi hanno sempre additato come pessimista. E l'ottimismo non è una chiave che raccogli per strada da qualcuno che se l'è persa, non è per forza una cosa che ti nasce da dentro, che ti ritrovi lì, come fosse un altro organo che i tuoi geni ti hanno donato. L'ottimismo è un sentimento che puoi seminare e che va coltivato, a cui devi dedicare quel tempo che ci vuole. Ed io, agricoltore scettico, me lo sto ritrovando cresciuto, di bell'aspetto, forte e verde.


Si dice che ad un certo punto ci si arrende all'evidenza. E oggi l'evidenza è che viviamo in un paese parzialmente immobile, che riesce a muoversi solo per avvicinarsi un passo ancora verso la degradazione, diretto lentamente verso la decadenza. Ma l'evidenza è una sostanza che si forma dal contributo di tutti, dai piccoli passi della gente, dai moti d'orgoglio, dalle speranze ardite, dai sogni che odorano di lontano. L'evidenza la possiamo scuotere anche noi, semplici, piccoli, all'apparenza lievi tremori. Ed è per questo che non dobbiamo stare fermi, ma ci dobbiamo muovere, cercare nuove strade, nuove direzioni, dobbiamo creare ponti, sentieri incerti, percorsi poco ovvi. Ho coltivato il mio ottimismo con i tanti interessi, con la curiosità della lettura, il sorriso delle domande, e i nuovi dubbi delle risposte, ho protetto la pianticella nascente, con lo studio della strategia per ovviare alla mia profonda ignoranza. Ho costruito pezzo per pezzo, negli inverni gelati, la serra del porsi in modo diverso.


Ho una persona accanto fantastica che non si abbatte nelle difficoltà, e che ritrova inaspettatamente il sorriso anche se spesso non l'aiuto in modo diretto. E quando si è in due a coltivare, si sa che le spighe riescono più rigogliose, e la frutta matura prima.


Ma l'intento non era di autocelebrarsi, ma di invitare tutti a coltivare il proprio ottimismo, perché si sa, i semi viaggiano con il vento ed i terreni dei vicini, s'aprono ampi e fertili. La domanda a questo punto va posta come:

Non tutti hanno quello che ho io, oppure non tutti sanno guardarsi veramente attorno ?

Coltivare il proprio ottimismo significa voltarsi a scrutare l'intorno. Mutare lentamente il proprio sguardo nei rispetti di ciò che ci circonda. Tentare di cogliere la positività dalle cose che si hanno, posare una mano comprensiva sui difetti altrui, per poi potate i propri, prendersi cura delle situazioni che stentano a fiorire, concimare continuamente la terra quotidiana su cui si vive, annaffiare di nuove possibilità la propria esistenza. Coltivare il proprio ottimismo.

giovedì 26 agosto 2010

Scrivo qualche nota in merito all'Ipad, perché dopo averne pensato male, l'ho potuto vedere e provare nei bellissimi spazi Apple che un pò tutte le catene tecnologiche stanno mettendo su. Mi rimangono sentimenti contrastanti su questo COSO. E' un oggetto fantastico da avere tra le mani. E come dicono in tanti, ha una facilità ed ergonomia d'uso come pochi altri apparecchi. Mi sono fatto una bella partita a briscola e sembra proprio di maneggiare le carte, quasi a tirarle tronfio sul tavolo: "Tiè, beccati st'asso". Poi un giro con Google Maps, anch'esso sorprendente, ti muovi rapidamente trascinando il dito sullo schermo, fai lo zoom, e poi rimpicciolisci con il pizzico delle mani. Poi chiaramente ho sfogliato un libro e mi sono parzialmente ricreduto sul fatto che difficilmente riuscirei a leggere i libri in questa modalità elettronica. Lo sfogliare delle pagine è molto realistico, con tanto di forza di inerzia della pagina che gira; e la luminosità e grandezza dello schermo non costringe gli occhi a sforzarsi. Ma detto tutto questo, quando contento mi giro per guardarne il prezzo non posso proprio fare a meno di reputarlo estremamente esagerato, perché rimane nonostante tutto un COSO, bellissimo, ma pur sempre un COSO. Capisco anche la logica di marketing della Apple che al di là di tutto fa continui investimenti in ricerca ed innovazione e tira fuori COSI che poi diventano dispositivi con un nome, una nicchia, un segmento. Probabilmente non lo comprerò mai, ma continuerò ad usarlo sui tavoli nei negozi.

sabato 7 agosto 2010

Prospettive

Avremmo davvero bisogno, tutti, di prospettive, noi che siamo imbrigliati di illusione di libertà, e procediamo incanalati sempre dritto, arrugginiti nella capacità di girarci di lato

La montagna lettura

Sarà che ho sempre trovato lo scalare montagne, privilegio meraviglioso.
Quella fatica apparentemente inutile,
quel compagno silenzio e la sorella stanchezza,
ma uno sguardo rapito dallo stupirsi di paesaggi
che Dei illuminati hanno accumulato in picchi,
e quel traguardo vetta che apre in un unico intenso barlume, la mente mai sazia.

giovedì 5 agosto 2010

Contest: vinci un fantastico MacBook Pro 13'' con Apple Tribù

Avete sempre desiderato vincere un Mac? Ebbene, Apple Tribù, sito di notizie inerenti il mondo Mac, iPhone, iPad, e tanto altro, vi da la possibilità di vincerne uno, semplicemente partecipando al concorso indetto.

Il modello messo in palio è il fantastico MacBook Pro 13 pollici (modello base) con processore Intel Core 2 Duo da 2,4Ghz, 4GB di RAM, Processore grafico NVIDIA GeForce 320M e Hard Disk da 250GB.

Per partecipare ci vogliono appena 5 minuti: vi basterà seguire le semplici istruzioni riportate sulla pagina del concorso, e sperare che siate il fortunato vincitore!

Il concorso è valido fino alle ore 15.00 del 14 Agosto 2010.

In sostanza, partecipate numerosi!

mercoledì 24 febbraio 2010

Scribacchiare giornalmente

Io credo, sinceramente credo, che non c'è miglior via per arrivare a scrivere sul serio che di scribacchiare giornalmente. Si deve tentar di portare a galla dall'imo del proprio essere, ogni giorno un suono, un accento, un residuo fossile o vegetale di qualche cosa che sia o non sia puro pensiero, che sia o non sia sentimento, ma bizzaria, rimpianto, un dolore, qualche cosa di sincero, anatomizzato, e tutto e non di più. Altrimenti facilmente si cade il giorno in cui si crede d'esser autorizzati di prender la penna, in luoghi comuni o si travia quel luogo proprio che non fu a sufficienza disaminato.
Italo Svevo

giovedì 11 febbraio 2010

Backup & Restore

Come dice il sempre mitico Joel Spolsky, nell'articolo Let’s stop talking about “backups" l'importante non è semplicemente fare backup, ma è fondamentale che fatte copie di salvataggio, si provi sempre la procedura di restore, per non scoprire troppo tardi che
manca qualche file indispensabile al recupero dei dati, che si sono perse configurazioni, perché all'interno di applicazioni non soggette al backup. Aggiungerei che occorre procedere periodicamente a fare backup e a restorare questi dati su altre macchine, perché tutta la procedura diventi un'attività di routine, veloce, pulita e sicura.