E mentre camminiamo verso il molo, ancora non sono del tutto convinto che scenderemo. Camminiamo accanto a Miriam, Valentina, Simone, e Cristina, Carlo, Chiara, Luca, Susanna, Giovanni e Lorenzo, tutti diabetici, e sono loro che hanno aperto questa strada, questo sentiero, che oggi ci sta conducendo nuovamente in acqua.
Il fatto è, che quando fai questi grandi passi improvvisi, percorrendo l'enorme spazio che divide la fievole speranza dalla concreta realtà, non riesci a realizzare subito che davvero ti stia accadendo.
Siamo sul gommone, guardo questi volti, i loro gesti tranquilli, la misurazione della glicemia, l'eventuale spuntino correttivo. Mi sembrano grandi, valorosi, persone che non si fermano davanti alle difficoltà, che lottano con questo disturbo cronico, che impegna così tanto durante tutto l'arco del giorno. E mi sembra incredibile che stiamo con loro, con i grandi Marco e Laura, che stiamo per tuffarci, che forse davvero potremo continuare a coltivare questa passione che era diventata fortemente nostra, gustata insieme, Alessandra ed io.
Tutto è pronto, la glicemia va bene, rientra nei limiti del protocollo, ed è stabile, "Ale si può immergere". Andiamo giù, cominciamo l'immersione, ed è come se Mr.D. non esistesse, ci scambiamo come un tempo, gli OK, guardiamo nuovamente stupefatti i nudibranchi che ci mostra Martina, la guida.....siamo alle Due Sorelle, in immersione, di nuovo, Ale ed io, e tutti gli altri.
Ed allora, davvero grazie a tutti, all'associazione Diabete Sommerso, a Matteo, Laura, Marco e grazie a tutti i ragazzi, al loro coraggio, alla loro accoglienza e al loro procedere fermo, oltre pregiudizi e discriminazioni, oltre Mr.D.